Fabio Valerio Maiorano

Docente in pensione, è nato a Sulmona il 22 maggio 1950.
– Socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria dal 2005, Deputato dal 2014;
– Vice Rettore e docente dell’Università Sulmonese della Libera Età;
– Socio honoris causa dell’Accademia Storico-Araldica Abruzzese;
– Accademico degli Agghiacciati;
– Coordinatore Generale della “Casa delle Culture”;
– Componente del Comitato Scientifico dell’Istituto Storico-Circolo “Ignazio Silone”;
– Socio fondatore e componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense”, addetto stampa e P. R.;
– Componente della Commissione Comunale per la Toponomastica della Città di Sulmona;
– Membro della Commissione Storica della Giostra Cavalleresca di Sulmona e responsabile del settore Araldica.

Giornalista pubblicista dal 1985 (tessera n. 51135):
– ha collaborato per quasi vent’anni con il quotidiano “IL MESSAGGERO”;
– ha diretto per oltre un lustro l’emittente radiotelevisiva “VIDEOESSE”;
– è Direttore Responsabile del periodico “LA FOCE”;
– ha scritto e scrive per numerose riviste e giornali.

Studioso di Storia Patria e di Araldica, ha tenuto conferenze su questi temi e ha pubblicato libri e saggi, tra i quali si segnalano:

  • Sulmona dei nobili e degli onorati (2007, pp. 508), il primo studio sull’araldica gentilizia di Sulmona e il primo censimento degli oltre 300 stemmi rinvenuti in città, catalogati con criterio scientifico in altrettante schede consultabili sul sito della Regione Abruzzo, settore Cultura.
  • Strademecum, Toponomastica storica e contemporanea della città di Sulmona (2012, pp. 238): originale ricerca che ricostruisce l’evoluzione di questo particolare aspetto della vita cittadina – dalla metà dell’800 ad oggi – ma anche (ri)lettura critica delle vicende e delle singolari curiosità emerse dall’analisi di documenti d’archivio (atti deliberativi di Decurionati, Consigli comunali, Giunte, Sindaci, Podestà, Commissari prefettizi, Commissioni per i Censimenti e relazioni su progetti di lavori pubblici).
  • Il Diario di Solimo, storia e storie quotidiane di un anno qualunque (2013, p. 260).
  • Araldica nel territorio del Sirente-Velino (2002, p. 128)
  • Gli stemmi della Taverna Vecchia di Popoli rivelano la loro identità, in «Incontri Culturali dei Soci, Supplemento del Bullettino DASP, XV, 2008», un saggio che, a distanza di 700 anni, spiega la paternità degli otto scudi scolpiti sul fronte dell’edificio e consente di datarne con esattezza la costruzione, commissionata nel secondo quarto del XIV secolo dal conte Giacomo Cantelmo.
  • Quel Leone di Celestino, in Frammenti del passato, Archeologia e archivistica tra Castel di Sangro e Sulmona, a c. di Ezio Mattiocco, Collana Novitas della Università Sulmonese della Libera Età, 6, Ed. Itinerari, Lanciano, 2010, pp. 111-132: un excursus, tra documenti storici e biografie del santo eremita, che apre nuovi e rivoluzionari orizzonti d’indagine e di riflessione sulla vita di Pietro del Morrone e sullo stemma che gli è stato attribuito.
  • Gli stemmi superstiti dell’abbazia di S. Spirito del Morrone e l’enigma di un’insegna trecentesca, in «Bullettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria», annata CIII, 2012, pp. 71-10: ricognizione, schedatura e identificazione delle insegne ecclesiastiche presenti nella Casa Madre dell’Ordine dei Celestini; analisi dello stemma d’inizio XIV secolo, forse l’emblema più antico che si possa ricondurre a papa Celestino V.

Altri saggi d’interesse storico e araldico sono pubblicati nei quaderni degli «Incontri Culturali dei Soci, Supplemento del Bullettino DASP», e nella collana Novitas dell’Università Sulmonese della Libera Età.