Vittorio Casale

Vittorio Casale (Castelvecchio Subequo, L’Aquila, 17 novembre 1938), laureato in lettere, professore incaricato di Storia della critica d’arte presso l’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti, vinto il concorso a cattedre di Storia dell’arte Moderna ha insegnato dal 1991 presso l’Università di Salerno (Fisciano) come professore straordinario di Storia dell’arte moderna, poi è stato chiamato a Roma, presso l’Università Roma Tre come titolare della cattedra di Storia della critica d’arte. E’ stato direttore del Dipartimento di Studi Storico artistici, archeologici e sulla conservazione, attualmente è ordinario di Storia dell’arte moderna.

Ha rivolto i suoi studi sull’arte dei secc. XVII e XVIII in particolare sulla storia a Roma e nell’Italia centrale. Ha partecipato alla ricognizione della pittura del Sei e Settecento in Umbria, sfociata nella mostra ‘Pittura del Seicento. Ricerche in Umbria’ ( Spoleto 1989). Ha pubblicato due busti inediti di Gian Lorenzo Bernini da lui ritrovati nel duomo di Foligno. Ha curato l’edizione critica del Trattato sulla Pittura e Scultura redatto dal padre gesuita Giovan Domenico Ottonelli e da Pietro da Cortona (Firenze 1652), chiarendo definitivamente la vicenda e i limiti della collaborazione, e individuando nell’opera il testo fondamentale della poetica del barocco. Ha individuato un filone finora non presente agli studi, la produzione artistica per canonizzazioni, al quale, dopo vari contributi, darà sistemazione globale nel volume ‘La produzione artistica per canonizzazioni: il Seicento’, in corso di pubblicazione.

Per quanto riguarda l’arte dell’Italia Centrale e in particolare dell’Abruzzo, ha pubblicato le maioliche cinquecentesche della chiesa di Collarmele, ricollocandole nel loro contesto storico e proponendone una attribuzione, e ha analizzato le opere d’arte di Pescocostanzo – in particolare l’altare di Cosimo Fanzago, mostrando la consistenza dell’irradiazione degli artisti e artigiani pescolani nella regione. Ha anche per la prima volta richiamato l’attenzione sull’importanza degli stemmi come importante documento storico, ideando una ricerca sul tema, relativamente alla valle Subequana. Attualmente ha in corso una ricerca sugli altari di legno, pietra e stucco della chiesa di San Francesco in Castelvecchio Subequo (Secc. XVII-XVIII) dovuti ad artigiani locali e lombardi.

Fra le pubblicazioni citiamo:

  • L’Atene dell’artigianato abruzzese per il Sei e Settecento: Norberto Cicco, Ferdinando Mosca; Cosimo Fanzago; l’arte dei marmorari: Norberto Cicco; l’arte lignaria: Carlo Sabatini, Ferdinando Mosca; l’arte fabbrile: Sante di Rocco, in AA.VV., Pescocostanzo, Pescara 1992.
  • Gian Lorenzo Bernini: Ritratto di Urbano VIII, Ritratto di Bartolomeo Roscioli, Ritratto di Diana Roscioli, in Gian Lorenzo Bernini Regista del Barocco, catalogo della mostra (Roma 1999), a cura di M. G .Bernardini, M. Fagiolo dell’Arco, Milano 1999.
  • L’artificio barocco e il suo significato: (Borromini, Bernini, Pietro da Cortona) , in Pietro da Cortona, Atti del convegno internazionale Roma-Firenze 12-15 novembre 1997, Martellago 1998, pp. 279-292.